Storia di Malindi
Malindi deve la sua esistenza agli Arabi che all’inizio del secondo millennio sbarcano sulla costa del Kenya.
Gli arabi sbarcano sulle coste del Kenya, nel ‘750 d.C., fondando così basi potenti commerciali ed è grazie a loro che viene fondata Malindi. L’economia, dal 1300 al 1500 si basa sulla pesca, l’agricoltura e il commercio e i popoli abitanti variavano da arabi, africani e indiani.
Malindi, assieme alla città di Mombasa, era una delle località più benestanti dell’ est del Continente Africano, tanto che alla fine del 15esimo secolo, sbarcarono i portoghesi sulle coste del Kenya , tra cui l’esploratore Vasco da Gama.
All’ epoca il sultano di Malindi, li accolse a braccia aperte tanto che aiutò da Gama, grazie ad un esperto navigatore, ad indicargli la strada fino in India.
In suo onore, fu costruito il Vasco da Gama Pilar, un pilastro di corallo del posto con una croce creata in originale pietra di Lisbona, creato come richiamo per i naviganti.
Da lì, comincia il periodo buio con la tratta degli schiavi, la distruzione della città e quindi la decadenza per Malindi, tanto che i popoli locali e gli arabi costrinsero gli europei a lasciare la costa, mentre nel 1861, Malindi riprende a vivere grazie al Sultano di Zanzibar Majir, tanto che il porto fu rimesso a nuovo e le vegetazioni tornarono a dare i loro frutti; la sua popolazione, inoltre sale a 4500 abitanti.
Verso gli inizi del 1900, Malindi risente nuovamente la perdita della sua economia, a causa di forti tempeste e inondazioni che danneggiano l’agricoltura, alternati a forti periodi di siccità e le esportazioni diminuiscono anche per colpa di una mancata ristrutturazione riguardo al porto.
Nel 1930, l’economia riemerge grazie al turismo e ai coloni britannici sbarcati nella città, per dedicarsi la pesca e alle meraviglie magiche del posto. Turismo che ancora oggi vive in modo forte. Nel ’32 nasce il primo albergo Brady’s Palm Beach, e poi dopo due anni, viene realizzato il Lawford’s Hotel, funzionante tutt’ora.
La Seconda Guerra Mondiale, però rimise in crisi l’economia di Malindi, che però durò poco tempo, tanto che i coloni inglesi cominciarono a ritornare dopo la fine dell’ ostilità. Da lì furono costruiti altri due hotel proprio sulla spiaggia di Malindi.
L’indipendenza del Kenya da parte del Regno Unito, arrivò nel 1963 e il turismo continua ad emergere, tanto che i servizi e le strade furono perfezionate ed arricchite, per offrire una “vacanza migliore” ai visitatori.
Verso il 1980, gli italiani cominciarono a metter su negozi, case , ristoranti e hotel, ma Malindi è sempre rimasta più o meno la stessa di prima. Oggi però, la città dispone di oltre 60.000 abitanti , tra cui africani, europei, arabi e indiani.
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